domenica 29 giugno 2025
TRENI BLOCCATI A MILANO
domenica 2 marzo 2025
TRAMVIE SOTTERRANE
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Dopo l'apertura della prima linea metropolitana elettrica (Londra 1890), che va considerata a tutti gli effetti come "ferrovia sotterranea", si pensò che sarebbe stato possibile anche realizzare delle "tramvie sotterranee", molto più economiche da costruire e gestire.
Il primo progetto in questo senso fu quello di Werner Von Siemens (1816-1892), che nel 1881 era riuscito a costruire il primo tram elettrico a Berlino e a vincere la gara per la costruzione della prima linea elettrica sotterranea di Budapest, chiamata Földalatti, che sarebbe stata aperta nel 1896, in occasione del primo millennio di fondazione dell'Ungheria.
La linea lunga 3,7 km, fu costruita direttamente nel piano ipogeo della strada, con un'altezza del tunnel di soli 3,66 metri ed una larghezza di 6, con una distanza del piano del ferro a quello stradale di poco meno di 5 metri.
Analoghe grandezze caratterizzavano il progetto presentato a Roma nel 1914 (33 anni dopo il progetto di Budapest) dall'ing. Cametti.
La linea era a forma di otto con 2 anelli lunghi ognuno 6 km che si incontravano in punto centrale in piazza Venezia.
Prevedeva 21 stazioni, con velocità media tra le stazioni di circa 30 km/h, un parco di 52 vetture a carrelli tra motrici e rimorchi, tutte della lunghezza di 9 metri, con una capacità di 20 posti a sedere e 30 in piedi.
Il progetto lascia molto perplessi soprattutto nel tratto che attraversava l'ansa barocca dove nelle strade (più vicoli che strade) non si hanno le larghezze sufficienti ad accogliere una infrastruttura a doppio binario.
Tant'è che nel segmento dopo Campo de' Fiori la linea si divideva in due rami a singolo binario, uno in via dei Cappellari e l'altro in via del Pellegrino.
Ciò non avveniva però nel tratto prima di Campo de' Fiori ove si sarebbe dovuta percorrere magicamente la via dei Giubbonari a doppio binario.
Forse proprio per questa irrealizzabilità del progetto Cametti non se ne fece nulla, anche se era ed è molto interessante.
Al giorno d'oggi esistono tratti di linee tramviarie sotterranee, in particolare a Bruxelles e a Vienna.
Questi segmenti dispongono di piattaforme basse, adatte ad un servizio tramviario, ma sono predisposte per piattaforme alte, in vista di una loro conversione in metropolitane vere e proprie.
Per queste sono spesso definite "pre metro".
giovedì 27 febbraio 2025
I PRIMI TEMPI DELLA METRO B DI ROMA
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venerdì 14 febbraio 2025
FRIEDRICHSTRAßE BAHNHOF AI TEMPI DEL MURO DI BERLINO
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La stazione di Berlin Friedrichstraße è una stazione ferroviaria della Deutsche Bahn (DB) nel quartiere Mitte di Berlino, sulla linea urbana (Stadtbahn), ubicata tra l'omonima Friedrichstraße e lo Sprea.
La stazione è utilizzata ogni giorno da circa 262.000 viaggiatori (2019), che la rende la seconda stazione più trafficata della città dopo la stazione centrale Berlin Hauptbahnhof (329.000 pax).
Dopo il 13 agosto 1961, giorno della costruzione del Muro di Berlino, la stazione venne divisa in diverse aree, che vennero gradualmente separate strutturalmente da muri e pareti divisorie.
Pur essendo in pieno settore orientale era accessibile anche ai passeggeri occidentali, al contrario delle altre altre stazioni in territorio orientale ove transitavano senza fermarsi i convogli delle linee che avevano origine e terminavano nel settore occidentale e per questo chiamate "stazioni fantasma".
Alla fine di questo corridoio si trovava il cosiddetto "passaggio di servizio" per i dipendenti della Deutsche Reichsbahn (che gestiva tutta la rete S-Bahn, sia nella parte est che in quella ovest).
Esibendo al posto di guardia di frontiera un codice concordato, era possibile l'attraversamento da Berlino Est ad Ovest o viceversa senza dover dimostrare la propria identità o sottoporsi a controlli doganali.
Markus Wolf, capo del controspionaggio della DDR, ha chiamato questo attraversamento "Sentiero di Ho Chi Minh", riferendosi al sentiero segreto omonimo costruito durante la guerra del Vietnam.
mercoledì 23 ottobre 2019
TATRA K5AR AL CAIRO
Tram articolato a carrelli ČKD Tatra KT5AR bidirezionale (22 metri, 2 casse, 6 assi, 56+92 pax) del 1971 (gruppo di 200 unità numerate 3001-3200) in alcune foto d'epoca.
Derivati direttamente dai due prototipi K1 (caratterizzati anch'essi da fiancate con pannelli di lamiera ondulata) e dalla serie K2, i 200 rotabili K5AR differivano da questi per la bidirezionalità dei complessi, le 3 porte per ciascun lato invece di 4 ed i 2 pantografi localizzati sulle casse estreme.
Si tenga presente, come confronto, che a tutt'oggi a Brno le motrici K2R, che non sono altro che la modernizzazione, avvenuta alla fine degli anni '90, delle motrici K2, entrate in servizio nel 1966 (quindi 5 anni prima rispetto ai K5AR), sono ancora in esercizio dignitosamente ogni giorno.
mercoledì 21 maggio 2014
PUNTI DI TRANSITO IN EDIFICI (Hausdurchfahrt) SULLA METRO DI BERLIN
La prima metropolitana di Berlino nasce come ferrovia elettrica sopraelevata.
La prima proposta in questo senso venne presentata da Werner Von Siemens (1816-1892) ad una mostra commerciale tenutasi nella città prussiana nel 1879 e subito destò un grande interesse.
Va ricordato che Berlino era diventata capitale imperiale nel 1871 ed aveva raggiunto già il milione di abitanti nel 1873 e che Londra ormai da circa 16 anni (1863) aveva già una linea metropolitana sotterranea a vapore tra Paddington e Farringdon Street (si può immaginare con quale livello di comfort).
Le caratteristiche più rilevanti della proposta erano:
- il percorso della ferrovia sarebbe stato da nord a sud lungo la Friedrichstraße, una della vie principali della città;
- la ferrovia sarebbe stata su viadotto in acciaio, ad un'altezza di 4,5 metri al di sopra del livello stradale;
- i viadotti sarebbero stati costruiti sui lati della strada e le fermate sarebbero state raggiungibili con delle scale poste all'interno degli edifici;
- lo scartamento della ferrovia sarebbe stato metrico con alimentazione dei convogli da terza rotaia;
- l'alimentazione del sistema sarebbe stata centralizzata con centrale di produzione a vapore.
Nonostante questa prima proposta (1880) fosse stata respinta dalle autorità di Berlino come troppo invasiva del paesaggio urbano e potenzialmente troppo rumorosa, e nonostante lo stesso Von Siemens fosse riuscito a presentare anche una seconda proposta (1883) che prevedeva lo spostamento del tracciato sulla Leipzigerstraße, una strada perpendicolare alla Friedrichstraße, molto più larga (circa 30 metri contro 15), una terza sua proposta, quella che poi fu realizzata, venne approvata il 22 maggio 1893 a pochi mesi dalla sua scomparsa (6 dicembre 1892).
A favore di questa terza proposta giocarono non pochi fattori:
- nel 1881 sempre il Von Siemens era riuscito a costruire il primo tram elettrico a Berlino e a vincere la gara per la costruzione della prima linea metropolitana elettrica sotterranea di Budapest, chiamata Földalatti, che sarebbe stata aperta nel 1896, in occasione del primo millennio di fondazione dell'Ungheria;
- a Londra nel 1890 era stata aperto il primo tratto di una metropolitana elettrica, la nota The Tube, fra King William Street e Stockwell;
- il tracciato della linea sopraelevata era stato spostato nei viali Skalitzerstraße e Bülowstraße, due dei più ampi di Berlino (mediamente 40 metri di larghezza) che consentivano sia l'installazione dell'impalcato in acciaio (8 metri di larghezza) che la costruzione delle fermate sopraelevate (18 metri di larghezza) al centro della sede stradale senza troppa invasività della struttura sia da un punto di vista estetico che acustico;
- era previsto un hub di raccordo (il viadotto ferroviario a triangolo Gleisdreieck) fra i tracciati che collegavano i sobborghi allora più periferici della città (Pankow a nord, Charlottenburg ad ovest e Friedrichshain ad est);
- l'hub di raccordo eliminava di fatto la divisione della città creata dalla zona a forma di cuneo, non edificata per la presenza del sedime ferroviario della Reichbahn per Potsdam, che arrivava fino al capolinea di Potsdamerbahnhof, la prima stazione di Berlino aperta nel 1831.
Per l'accesso dei viadotti soprelevati a questa zona fu necessaria la perforazione di alcuni edifici ubicati sui margini di questo cuneo inedificato.
In particolare questo avvenne in due punti: nella Dennewitzplatz di Schöneberg, in prossimità dell'abside della Lutherkirche, e nella Trebbinerstraße, in prossimità della centrale elettrica di alimentazione della rete ed attuale sede della BVG.
I due punti di transito all'interno di edifici divennero presto una caratteristica peculiare delle metropolitana di Berlino, tant'è che spesso venivano riprodotti nelle cartoline dell'epoca.
Ambedue questi punti di transito oggi non esistono più perché andarono completamente distrutti durante i bombardamenti della seconda guerra mondiale.
Esiste ancora invece un terzo punto di transito che fu realizzato nel 1926 nella Dennewitzstraße, quando si decise di ampliare la fermata di Gleisdreieck con il prolungamento del ramo est verso ovest, verso la fermata di Nollendorfplatz.