lunedì 17 marzo 2008

FERROVIA DELLE DOLOMITI (1921-1964)

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La Ferrovia delle Dolomiti è stata una linea a scartamento 950 mm, inizialmente a vapore ed in seguito elettrificata a 3000 V in continua, lunga 65 chilometri, che collegava Calalzo di Cadore, nell'alta Valle del Piave, con Dobbiaco, nell'alta Val Pusteria, attraverso la Valle del Boite, Cortina d'Ampezzo e la Valle del Rienza.

Fu aperta nel 1921 come ferrovia a vapore; nel 1924 passò sotto l'esercizio della Società Anonima per la Ferrovia delle Dolomiti (SFD) che nel 1928 la trasformò completamente in elettrica.

Durante le olimpiadi invernali di Cortina del 1956 oltre 7000 passeggeri giornalieri viaggiarono sui trenini bianchi ed azzurri della SFD.

Il 13 marzo del 1962 venne chiuso all’esercizio il tratto tra Dobbiaco e Cortina, due anni e due mesi dopo quello per Calalzo.

Il servizio fu esercitato inizialmente da 13 locomotive a vapore Feldbahn abbandonate dagli austriaci dopo l’armistizio; in seguito furono acquistate dalle Ferrovie di Montepulciano due vaporiere Henschel, tipo Mallet, adattate dalla Stanga di Padova e numerate come M31 e M32.

Con l'elettrificazione arrivarono nuovi rotabili a trazione elettrica, forniti sempre dalle officine della Stanga che costruirono per la SFD ben 6 elettromotrici con relative rimorchiate.



Per i Giochi Olimpici Invernali di Cortina del 1956 furono acquistati due elettrotreni articolati a tre casse di costruzione OMS/TIBB (bidirezionali, 32 metri, 3 casse, 8 assi, gruppo ET 007-008), quasi gemelli dei tre elettrotreni (gruppo 801-803) che nello stesso periodo erano stati forniti alla Ferrovia Roma-Fiuggi, con i quali condividevano l'articolazione a "giostra Urbinati", ma dai quali differivano per l'assenza dell'accoppiamento in multiplo.

Nel 1967, dopo la chiusura della linea, furono ceduti, una volta aggiornati nello scartamento, alla Ferrovia Trento-Malé, ove inizialmente vennero conservati con i colori originali della livrea SFD. In seguito questa venne variata per ben due volte: prima in bianco-grigio ed in seguito in grigio-rosso.



La ferrovia partiva da Calalzo di Cadore (quota 720 m slm), in corrispondenza della linea a scartamento normale proveniente da Belluno, e, passando per Cortina d'Ampezzo (a quota 1230 m slm), raggiungeva Dobbiaco (1215 m slm) in corrispondenza con la linea a scartamento normale della Val Pusteria.

La stazione più alta era Cima Banche a 1530 m slm; il dislivello verticale totale era dunque di 810 m.

La ferrovia era a binario unico, con raddoppi e tronchetti nelle stazioni, con una pendenza media del 35 per mille e raggi minimi di curva di 60 m.

Le abbondanti nevicate dei mesi invernali, fermavano spesso la linea che doveva essere ripulita dalla neve a mano in quanto non esistevano mezzi spalaneve. La durata del viaggio da Calalzo a Dobbiaco era circa di 4 ore.



Il "trenino delle Dolomiti", sullo sfondo del Cristallo, nelle scene finali del film di Camillo Mastrocinque "Vacanze d'inverno" con Alberto Sordi e Vittorio De Sica, girato a Cortina nel 1959

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