sabato 19 aprile 2008

URBINATI

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Le "Urbinati" sono delle elettromotrici articolate unidirezionali a due casse e tre carrelli, che prendono il nome dall'ing. Mario Urbinati, progettista della particolare articolazione che le caratterizza, detta a suo ricordo "giostra Urbinati". L'Urbinati fu prima direttore tecnico della STFER di Roma, poi passò alle Officine Meccaniche della Stanga (OMS) di Padova, ove furono costruiti per molti anni questi rotabili, noti anche come "Stanga" o "TAS" (Treno Articolato Stanga).

La "giostra Urbinati" consentì di realizzare un ambiente a due casse praticamente senza restringimento interno in corrispondenza dello snodo e senza la necessità di dover adottare lunghi mantici di intercomunicazione.

La sua prima applicazione si ebbe sul prototipo 401 del 1938 per la STFER di Roma. Nel 1941 a questo prototipo seguì un primo gruppo di 11 esemplari di serie (402-412), che prestarono servizio sul tratto urbano della Tramvia dei Castelli Romani fino alla sua chiusura, avvenuta il 15 febbraio 1980. Nel 1952-53 a questo primo gruppo seguì una piccola serie di 8 motrici (501-508) del tutto identiche però a quelle costruite per l'ATAC di Roma nel 1948, alla quale furono cedute dopo la chiusura del 1980, e dove prestano ancora regolare servizio come 7101-7115. Il prototipo 401, che aveva subìto delle sostanziali modifiche soprattutto nella parte frontale negli anni '50, dopo la chiusura dell'esercizio subì un lungo accantonamento presso il deposito dell'Alberone prima e quello di Grottarossa poi. Attualmente è in fase di restauro a Torino; la conclusione del quale è prevista per il 2011 in occasione delle 150° anniversario dell'Unità d'Italia.

Un secondo prototipo, il 7001, fu costruito nel 1941 per l'ATAG di Roma, ma andò quasi completamente distrutto presso le Officine Centrali di via Prenestina durante il bombardamento anglo-americano del quartiere San Lorenzo del 19 luglio 1943. A questo prototipo seguì nel 1948 una serie di 50 motrici Stanga (7003-7099 più la 7001 ricostruita), che ancora oggi dopo cinquant'anni svolgono giornalmente il loro onorato servizio sulla rete romana.

Un piccola serie di 5 elettromotrici (4500-4504) fu costruita nel 1942 anche per l'ATM di Milano, ove prestarono servizio sulla linea di Circonvallazione fino alla fine degli anni '60. A questa seguirono due serie di articolate bicassa più numerose: la 4601-4613 di 13 esemplari del 1955 e la serie 4714-4733 di 20 esemplari del 1956, tuttora in esercizio sulla rete milanese.

Non si può non rammentare che la "giostra Urbinati" fu applicata anche su un prototipo filoviario, l'8001, costruito per l'ATAG di Roma sempre dalle OMS di Padova nel 1941, a due casse articolate, con asse portante e sterzante anteriore e due assi motori centrale e posteriore, dei quali quest'ultimo anch'esso sterzante. Il filobus fece servizio solo sulla linea 107, da piazza Sempione (Monte Sacro) a piazza S. Bernardo ed anche sporadicamente, finché fu ritirato dall'esercizio nel 1953 e demolito. Ad esso non seguì alcuna serie se non quella dei 30 filosnodati bimodali Solaris/Ganz Trollino (8501-8530) che dopo circa cinquant'anni, dal 2005, percorrono quasi lo stesso itinerario.

La "giostra Urbinati" trovò applicazione anche in campo ferroviario ove le OMS costruirono nel 1953 un primo gruppo di 3 elettrotreni articolati bidirezionali a 3 casse (801-803) e nel 1962 un secondo gruppo di 7 (811-817) per la Ferrovia Roma-Fiuggi. Nel 1956 costruirono un analogo gruppo di 2 esemplari (007-008) per le Ferrovie delle Dolomiti.

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