*
Dopo l'apertura della prima linea metropolitana elettrica (Londra 1890), che va considerata a tutti gli effetti come "ferrovia sotterranea", si pensò che sarebbe stato possibile anche realizzare delle "tramvie sotterranee", molto più economiche da costruire e gestire.
Il primo progetto in questo senso fu quello di Werner Von Siemens (1816-1892), che nel 1881 era riuscito a costruire il primo tram elettrico a Berlino e a vincere la gara per la costruzione della prima linea elettrica sotterranea di Budapest, chiamata Földalatti, che sarebbe stata aperta nel 1896, in occasione del primo millennio di fondazione dell'Ungheria.
La linea lunga 3,7 km, fu costruita direttamente nel piano ipogeo della strada, con un'altezza del tunnel di soli 3,66 metri ed una larghezza di 6, con una distanza del piano del ferro a quello stradale di poco meno di 5 metri.
Analoghe grandezze caratterizzavano il progetto presentato a Roma nel 1914 (33 anni dopo il progetto di Budapest) dall'ing. Cametti.
La linea era a forma di otto con 2 anelli lunghi ognuno 6 km che si incontravano in punto centrale in piazza Venezia.
Prevedeva 21 stazioni, con velocità media tra le stazioni di circa 30 km/h, un parco di 52 vetture a carrelli tra motrici e rimorchi, tutte della lunghezza di 9 metri, con una capacità di 20 posti a sedere e 30 in piedi.
Il progetto lascia molto perplessi soprattutto nel tratto che attraversava l'ansa barocca dove nelle strade (più vicoli che strade) non si hanno le larghezze sufficienti ad accogliere una infrastruttura a doppio binario.
Tant'è che nel segmento dopo Campo de' Fiori la linea si divideva in due rami a singolo binario, uno in via dei Cappellari e l'altro in via del Pellegrino.
Ciò non avveniva però nel tratto prima di Campo de' Fiori ove si sarebbe dovuta percorrere magicamente la via dei Giubbonari a doppio binario.
Forse proprio per questa irrealizzabilità del progetto Cametti non se ne fece nulla, anche se era ed è molto interessante.
Al giorno d'oggi esistono tratti di linee tramviarie sotterranee, in particolare a Bruxelles e a Vienna.
Questi segmenti dispongono di piattaforme basse, adatte ad un servizio tramviario, ma sono predisposte per piattaforme alte, in vista di una loro conversione in metropolitane vere e proprie.
Per queste sono spesso definite "pre metro".
Nessun commento:
Posta un commento