venerdì 21 novembre 2025

STAZIONI PRUSSIANE A BERLIN

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Lo sviluppo ferroviario in Prussia ebbe un carattere impetuoso: in soli 20 anni (dal 1850 al 1870) la rete triplicò la sua estensione raggiungendo i 19.300 km di lunghezza.

A Berlino (che divenne capitale del Reich nel 1871) in circa 40 anni (dal 1838 al 1875) erano state costruite ben 9 stazioni di testa, dalle quali era possibile raggiungere tutte le principali destinazioni della Germania ed oltre.

La prima stazione (inaugurata il 29 otto­bre 1838) fu la Potsdamerbahnhof (a servizio di una linea di soli 26 km che collegava Berlino con Potsdam) che pose la capitale prussiana al centro della nascente rete ferroviaria tedesca.

Dal 1869 al 1872, la stazione terminale subì un'importante ricostruzione e nel 1891 fu ampliata con 2 stazioni secondarie: la Potsdamer Ringbahnhof e la Wannseebahnhof.

Solo 3 anni più tardi dalla sua apertura fu inaugurata (1° luglio 1841) la Anhalterbanhof  (che prendeva questo nome dalla contea di Anhalt in Sassonia, attraversata dalla ferrovia).

A causa del crescente aumento del numero dei passeggeri divenne ben presto insufficiente e subì nel tempo diversi ampliamenti.

Il 15 giugno 1880 venne aperta all'esercizio la nuova stazione che era in quel momento la più grande stazione terminale d’Europa.

La facciata misurava 101 m, arricchita da 2 sculture denominate “Tag und Nacht” ("Giorno e Notte", posizionate su entrambi i lati dell’orologio sopra l’ingresso principale); la struttura a capriate in ferro a graticcio e la copertura in vetro misuravano 10.200 m² (lunghezza 171 m, larghezza 62 m ed altezza 34 m).

Già l'anno successivo all'apertura della prima Anhalterbahnhof furono inaugurate altre 2 stazioni di testa: la Stettinerbahnhof (1° agosto 1842) e la Frankfurtbahnhof (23 ottobre 1842) destinate rispettivamente al traffico diretto verso le città di Stettino e Francoforte sull'Oder.

Nel 1881 con l'apertura della Stadtbahn (Ferrovia Urbana) la Frankfurtbahnhof fu trasformata da stazione di testa in stazione di transito e cambiò il nome in Schlesischesbahnhof (Stazione della Slesia).

Altre 2 stazioni di testa facevano parte dello scenario ferroviario della città di Berlino: la Görlitzerbahnhof (aperta il 13 settembre 1866) sulla linea diretta a Görlitz in Sassonia e la Lehterbahnhof (aperta nel 1871) sulla linea diretta a Lehter in Bassa Sassonia.

Esistevano anche altre 3 stazioni di testa: Hamburgerbahnof (aperta nel 1846), Ostbahnof (Küstriner) (aperta nel 1867), Dresdenerbahnhof (aperta nel 1875); tutte chiuse dopo l'apertura della Stadtbahn, dirottando il loro traffico sulle stazioni più prossime e più grandi (LehterbahnofSchlesischesbahnhofAnhalterbanhof rispettivamente).

Tutte le stazioni subirono pesanti bombardamenti durante la II guerra mondiale, che causarono ingenti danni, che comunque consentirono una loro parziale riattivazione al termine degli eventi bellici.

Questo però non evitò la loro completa scomparsa (avvenuta agli inizi degli anni 50) dovuta sia alla precarietà delle strutture (quelle rimaste in piedi furono abbattute con la dinamite) che allo scarso traffico passeggeri generato nell'enclave di Berlino Ovest.

L'unica stazione sopravvissuta alla distruzione (sia bellica che postbellica, arrivata fino ai giorni nostri) è stata la Schlesischesbahnhof, unica fra le stazioni che era diventata di transito ed appartenente al settore orientale di Berlino dopo la divisione della Germania.

La stazione cambiò nome più volte: nel 1950 divenne Ostbahnhof  (Stazione dell'Est, a motivo della definizione degli accordi fra Germania Orientale e Polonia che fissavano in modo definitivo i confini fra i 2 paesi sulla linea Oder-Neisse e che assegnavano la Slesia alla Polonia).

Nel 1987 divenne Hauptbahnhof (Stazione Centrale), per poi tornare a chiamarsi Ostbahnhof, dopo la riunificazione nel 1998.

Nel 1950 anche la Stettinerbahnhof (sempre nel settore orientale) cambiò nome in Nordbahnhof (sempre a motivi del passaggio della città di Stettino alla Polonia, a seguito dei medesimi accordi) anche se poi fu smantellata definitivamente solo 2 anni più tardi.

Il sedime della stazione divenne nel 1961 zona di confine tra le 2 Berlino, molto prossimo alla Bernauer Straße ove il soldato disertore della DDR (Repubblica Democratica Tedesca) Hans Conrad Schumann saltò il reticolato di divisione a favore di cinepresa, diventando un'icona immortale della Guerra Fredda.

Il nome Hauptbahnhof  è stato riservato alla nuova stazione centrale (aperta il 26 maggio del 2006) che con i suoi 14 binari è un formidabile hub di interscambio fra varie linee su ferro: treni a lunga percorrenza, treni regionali, S-Bahn, U-Bahn e Tram.




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